Lo sgombro è ricco di proprietà benefiche per l’organismo. Vediamo quali sono e scopriamo come cucinarlo in modo semplice, sano e gustoso!

Lo sgombro, chiamato anche lacerto o maccarello, è un pesce azzurro che vive nel Mar Mediterraneo, nel Mar del Nord e nell’Oceano Atlantico settentrionale. Vive in branchi e, a differenza di tonno e salmone, non viene allevato, perché ritenuto un “pesce povero”.

In realtà, la carne di questo pesce è ricca di proprietà benefiche, come e più di altri pesci più blasonati. Inoltre, è molto saporito e il suo prezzo non è elevato, fattori che lo rendono perfetto per un consumo frequente. Vediamo nei dettagli le sue caratteristiche e come cucinarlo in modo sano, ma gustoso.

Sgombro: proprietà

sgombro
FONTE FOTO: https://pixabay.com/it/sgombro-sabah-sgombri-al-forno-1747657/

Lo sgombro è un pesce di medie dimensioni (va dai 25 ai 50 cm massimo) e questo è un grande vantaggio per due motivi: è più facile da pulire e cucinare e contiene pochi inquinanti, come il mercurio. Quest’ultima caratteristica è dovuta anche al fatto che non viene allevato, ma pescato, e quindi non si nutre di mangimi che potrebbero contenere sostanze poco salutari, come i farmaci. A differenza di altri pesci, è molto diffuso e facile da pescare, quindi costa relativamente poco.

La sua carne è tenera e saporita, molto amata anche dai bambini.

È un’importante fonte di proteine del pesce, più sane e sazianti di quelle della carne. Pur essendo molto grasso e calorico (100 grammi contengono circa 170 kcal), aiuta a controllare e ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, perché contiene acidi grassi mono e poli insaturi, gli omega 3, che hanno questa preziosissima funzione. Chi soffre di colesterolo alto, quindi, dovrebbe mangiarlo almeno due volte a settimana, per prevenire disturbi cardiocircolatori.

Lo sgombro è inoltre ricco di sali minerali (iodio, ferro, potassio, magnesio, fosforo, rame) e vitamine (B1, B2, B3 e D)

Sgombro: come cucinarlo

In commercio si trova facilmente lo sgombro non solo al naturale, fresco o surgelato, ma anche sottolio, in scatola o vetro. Pur essendo comunque un prodotto sano, quest’ultimo è più calorico e grasso, per via dell’olio. È preferibile, quindi, mangiare il pesce sempre al naturale.

Un modo facilissimo per cucinarlo è lo sgombro bollito. Dopo averlo pulito, eliminando pelle e spine, bollite il filetto di sgombro con acqua e, appena la carne diventa bianca e tenera, conditelo con olio extravergine d’oliva, sale e una spruzzatina di succo di limone.

Molto saporito è anche lo sgombro al forno: mettete i filetti in una teglia rivestita di carta da forno, ricopriteli con un mix di pan grattato, erbe aromatiche a piacere e sale e fateli cuocere per circa venti minuti a 180 gradi. In alternativa, potete cucinare lo sgombro senza impanatura: marinate per qualche ora i filetti con il succo di limone, poi metteteli in una teglia, conditeli con olio d’oliva, sale e pepe e fateli cuocere a 200 gradi per un quarto d’ora. Una volta cotti, aggiungete del prezzemolo fresco e servite ben caldi.

FONTE FOTO: https://pixabay.com/it/sgombro-sabah-sgombri-al-forno-1747657/

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ultimo aggiornamento: 10-12-2018


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